Convergenza delle ruote
La convergenza delle ruote è una regolazione meccanica che si effettua sul veicolo, allo scopo di uniformare l’usura degli pneumatici, sia anteriori che posteriori, nonché contribuisce a mantenere una buona tenuta di strada, soprattutto in curva, a stabilizzare la direzionalità rettilinea e a rendere confortevole la guida.
Cos’è la convergenza delle ruote e a che serve
La regolazione della convergenza delle ruote viene effettuata dall’autoriparatore (gommista, meccanico), che va ad agire sulle testine della scatola dello sterzo. Queste, opportunamente ruotate, a seconda dei valori da impostare alle ruote, stabiliscono il valore della convergenza, che può essere sia in gradi angolari e minuti primi, che in millimetri (quest’ultima unità di misura è quella preferita attualmente per comodità di interpretazione diagnostica).
Bisogna premettere che esiste la convergenza, cioè quando le due ruote della vettura sono chiuse in avanti, la divergenza, quando sono aperte in avanti e la convergenza nulla, cioè uguale a zero, quando le due ruote sono perfettamente parallele tra loro. Queste impostazioni, ovviamente sono dettate dal costruttore del veicolo, a volte in accordo con il costruttore dell’apparecchio assetto-ruote.
Quest’ultimo è lo strumento con il quale il tecnico gommista rileva le misure geometriche delle ruote, sia anteriori che posteriori e poi le visualizza sul computer, allo scopo di diagnosticare eventuali deformazioni di parti meccaniche del sottoscocca, come ad esempio braccetti dello sterzo, bracci oscillanti, ammortizzatori, telaio della vettura.
E’ possibile al termine della prova stampare il referto tecnico, da consegnare al cliente.
Funzionamento del banco prova convergenza
Ritornando alla strumentazione del banco prova assetto ruote, attualmente ve ne sono in commercio di varie tipologie, molto sofisticate (a raggi laser, tecnologia CCD, tecnologia 3D) ed in grado di rilevare tutti gli angoli geometrici delle ruote e delle sospensioni in maniera completamente automatica ed in pochi minuti (circa 10-12) a seconda dell’attrezzatura utilizzata.
Il principio di funzionamento dei seguenti banchi prova è il seguente:
- Posizionamento della vettura sul ponte sollevatore o buca di lavoro;
- Rilevamento manuale di eventuali giochi meccanici delle ruote e/o delle parti meccaniche di sospensioni (quali cuscinetti, mozzi, tiranti, braccetti);
- Controllo ed eventualmente rispristino della pressione di gonfiaggio dei 4 pneumatici, allo scopo di livellare uniformemente la vettura;
- Posizionamento dei 4 rilevatori elettronici sulle ruote, tramite l’aggancio sui cerchi mediante staffe di ancoraggio, denominate dagli addetti ai lavori griffe;
- Inserimento sul computer dei dati anagrafici del cliente e della marca e modello della vettura in prova;
- Inizio misurazioni: si controlla dapprima l’asse posteriore della vettura, con i parametri della convergenza, della campanatura e dell’angolo di spinta. Si passa all’asse anteriore, misurando la convergenza, la campanatura e l’incidenza.
- In caso di scostamenti di questi parametri, si passa alla regolazione vera e propria, sollevando il veicolo e ruotando come già detto in precedenza le testine della scatola dello sterzo. Per fare questa operazione sono necessarie le chiavi fisse poligonali (le cosiddette chiavi inglesi), un martello, dello spray lubrificante per eventuali sbloccaggi da parti arrugginite, una pinza a pappagallo (simile a quella utilizzata solitamente dall’idraulico) e naturalmente una buona manualità ed esperienza;
- Stampa del referto tecnico finale, con riporto di eventuali vizi della vettura, tipo parti deteriorate da sostituire, giochi eccessivi e varie.
Assetto ruote DWA (www.cemb.com)
Come accorgersi che la vettura necessita di convergenza
E’ piuttosto semplice il metodo per accorgersi se la propria autovettura abbia bisogno della regolazione della convergenza, fermo restando che è il gommista il principale specialista che si occupa di questo importante parametro geometrico delle ruote, pertanto il veicolo deve essere periodicamente sottoposto a controlli in officina.
Detto questo, il principale difetto che sorge sulla vettura, in caso di convergenza fuori tolleranza è l’usura precoce e non uniforme del battistrada di uno o più pneumatici, sia anteriori che posteriori (come chiaramente indicato in figura). Il battistrada in questo caso presenta una parte (interna o esterna) nettamente più usurata dell’altra opposta, nello specifico vi sarà una maggiora usura interna alla gomma, se le ruote sono maggiormente divergenti, cioè aperte, al contrario vi sarà una maggiore usura della parte esterna del battistrada se le ruote sono maggiormente convergenti, cioè chiuse.
In caso di convergenza nulla, cioè uguale a zero millimetri, non vi sarà nessun consumo anomalo, perché lo zero di riferimento è il valore maggiormente impostato dai costruttori di veicoli, affinchè quest’ultimi viaggino senza particolari problemi su strada. Se lo scostamento della convergenza è molto elevato, l’usura anomala degli pneumatici si verifica anche dopo un breve chilometraggio (es. 10.000-15.000 km).
Un altro parametro che induce l’automobilista a ricorrere della consulenza del tecnico gommista è quello riferito ai disturbi di guida del proprio autoveicolo. Se ad esempio vi è uno sbandamento anomalo e quasi incontrollabile in curva, oppure una scarsa direzionalità su strada rettilinea, oppure un decentramento dello sterzo dalla linea centrale, è molto probabile che la convergenza delle ruote anteriori e/o posteriori sia fuori norma.
Usura esterna del pneumatico per eccessiva convergenza
Cosa provoca lo scostamento della convergenza delle ruote
In generale, lo scostamento della convergenza delle ruote è causato dai possibili urti ai quali sono soggetti sia le gomme che i cerchi, soprattutto se le vetture percorrono quotidianamente percorsi urbani, spesso con manti stradali zeppi di buche profonde, avvallamenti irregolari, cordoli pronunciati. A lungo andare, tutti questi urti si sommano dando luogo allo spostamento della convergenza (cedimento dei gommini elastocinematici), che seppur trattasi di pochi millimetri (sono sufficienti 4-5 mm per causare danni alle gomme) influiscono notevolmente sul rendimento chilometrico delle stesse.
Altre cause che contribuiscono a sregolare la convergenza sono le sostituzioni dei pezzi meccanici delle sospensioni. Pertanto è buona norma, ogni qualvolta il meccanico sostituisce un pezzo alla vettura (esempio bracci oscillanti, testine sterzo, ammortizzatori, scatola guida) far ricontrollare la convergenza dal proprio gommista di fiducia. Altre cause varie di convergenza fuori norma possono essere, seppur in percentuale molto minore, difetti di impostazione dei valori del costruttore del veicolo, errata regolazione dell’operatore gommista (per cause che vanno dalla inesperienza o da attrezzature non tarate a regola d’arte).
Come scegliere l’officina giusta per la convergenza pneumatici
La scelta della giusta officina dove affidare il proprio veicolo per la regolazione dell’assetto ruote è alquanto soggettiva, in quanto ogni automobilista di sicuro ha un proprio gommista di fiducia. In ogni caso bisognerebbe seguire alcuni importanti accorgimenti, per essere sicuri di essere nel posto giusto.
Ad esempio assicurarsi che l’officina sia regolarmente iscritta, ciò è facilmente identificabile attraverso l’esposizione negli uffici di certificati di abilitazione e di autorizzazioni varie, l’organizzazione dell’officina stessa, come ad esempio la stesura di un foglio di lavoro a priori, la premura di coprire i sedili e il volante prima di posizionare la macchina sul ponte, la dotazione di moderne attrezzature tecnologiche, la disponibilità del personale, nonché dulcis in fundo l’emissione di un referto tecnico con fattura o scontrino fiscale.
Come essere certi di un buon lavoro di convergenza pneumatici
La bontà del lavoro effettuato dipende esclusivamente dalla risoluzione del problema che ha indotto l’automobilista ad entrare in officina. Ad esempio se l’utente ha portato il veicolo in officina perché lamentava un disturbo di guida, come sbandamento, instabilità direzionale e altro, l’unica soluzione per verificare se il lavoro è stato eseguito a regola d’arte è la pretesa di poter provare la vettura stessa a lavoro ultimato insieme al personale dell’officina, che in questo caso è quasi sempre l’operatore che ha eseguito la manutenzione, a meno che non si tratti di grosse strutture che si possono permettere anche un collaudatore o un capo officina.
Nel caso invece si deve verificare la bontà del lavoro inerente ad esempio all’usura anomala dei pneumatici, quest’ultima potrà essere verificata soltanto dopo un determinato chilometraggio (es. 3.000-5.000 km), pertanto è consigliabile conservare il referto tecnico (su cui scrivere i chilometri esatti della manutenzione e la data) e confrontare successivamente al ricontrollo la bontà del lavoro.
I costi della convergenza pneumatici in officina
I costi della convergenza pneumatici variano solitamente dai 20,00 ai 30,00 euro per l’asse anteriore e dai 15,00-20,00 euro per l’asse posteriore, dipende ovviamente dalle misurazioni totali che il gommista effettua per la vostra vettura e dal tipo di macchinario che ha in dotazione.
È chiaro che se il tecnico effettua anche la misurazione di altri angoli geometrici delle ruote, come la campanatura e l’incidenza, il costo dell’operazione lieviterà sensibilmente.
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